Il distretto dell’economia civile in provincia di Lucca

ECONOMIA CIVILE

“E’ un modo di pensare al sistema economico basato su alcuni principi – come la reciprocità, gratuità, fraternità – che superano la supremazia del profitto o del mero scambio strumentale nell’attività economica e finanziaria”.

Questa la definizione fornita da Caritas che, insieme a Legambiente, ha promosso il Tavolo provinciale di Lucca sull’economia civile, costituitosi nel 2020 con la sottoscrizione di un protocollo di intesa cui ha aderito anche il Polo Tecnologico Lucchese.

I sottoscrittori del Tavolo si considerano come i primi soggetti di un’alleanza ampia, plurale, inclusiva e aperta. Il proposito è quello di offrire al territorio della provincia di Lucca un luogo di analisi, osservazione e elaborazione di pensiero attorno ai temi dell’economia civile e della sua concretissima presenza nelle dinamiche di sviluppo locali.

Tra le attività concluse, una mappatura delle esperienze delle realtà che praticano una forma di economia più attenta alle persone, alle risorse, all’ambiente. La mappatura ha posto le basi per una carta di valori condivisa che ha portato all’istituzione del Distretto dell’economia civile che coinvolge istituzioni, aziende, enti del terzo settore e altri soggetti del territorio che promuovono un’idea di economia in favore del bene comune (Decreto Presidente della Provincia di Lucca n. 18 del 25/03/2021).

Copertina del libro "Primo rapporto sull'economia civile in provincia di Lucca". Il titolo che compare è Fermenti e l'immagine è quella di una mano che gioca con lo shangaiIl Distretto dell’economia civile di Lucca entra quindi a far parte di quegli ecosistemi territoriali che, dal 2017, sono protagonisti di una sperimentazione finalizzata allo sviluppo socio-economico-ambientale. Ogni Distretto e ogni esperienza di sperimentazione a livello nazionale ha avviato, infatti, il suo processo di sviluppo partendo da una rilettura di contesti, dinamiche e orientamenti fatta con gli “occhiali” dell’economia civile.

Quello che si sta tentando di fare a Lucca è un percorso di riflessione comune tra amministrazioni locali, soggetti del no profit a loro volta molto diversi (associazioni, cooperative, un soggetto quale Diocesi), driver di innovazione (Polo tecnologico lucchese), osservatori privilegiati (Camera di commercio), soggetti di ricerca (ufficio di statistica provinciale, ufficio nazionale economia civile di Legambiente).

Chiunque fosse interessato a saperne di più può contattare il Polo Tecnologico Lucchese scrivendo una email all’indirizzo info@polotecnologicolucchese.it e consultare i documenti pubblicati sul sito di Caritas.

Rif. : “Fermenti. Primo rapporto sull’economia civile in Provincia di Lucca” a cura di Caritas e Legambiente.

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